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Guardare con occhi di Verità


Ci sono alcune cose inaccettabili per la mente egoica (di superficie), cose che, fino a quando non vengono accettate, rallentano il processo di crescita interiore.



Parliamo di realtà scomode cui la mente, a primo acchito, reagisce pensando: “non è il mio caso” oppure “prima era così per me, ora non più” o “questa è solo una sciocchezza” o “io già faccio ciò di cui parli (quindi sono a posto così)”.

Ora, l’osservazione di sé, dei propri pensieri ed emozioni, dovrebbe servire a rendersi conto che la mente di superficie crea realtà illusorie, crea storie, ologrammi, prende un granello di sabbia e ne fa una spiaggia, da una goccia d’acqua disegna un oceano e da una goccia di fango crea grandi paludi.

La mente si crogiola nelle sue idee e le sovrappone alla realtà. Sento molti parlare del fatto che “la mente mente continuamente”, ma se non si osserva questo meccanismo nella propria vita quotidiana allora è solo una frase recitata a memoria.


Le “buone” notizie sono terminate, ora iniziano le “cattive”: almeno l’80% delle tue idee su te stesso e sul mondo sono illusorie. Formano come una nebbia che offusca la realtà e ti impedisce di guardare ciò che non è nelle tue immediate vicinanze. I bambini non hanno questa nebbia, gliela creiamo con la nostra educazione, gli insegnamo a vedere il mondo in modo limitato. Quindi intraprendere un percorso di verità significa innanzitutto dissolvere questa nebbia, liberarsi dalle illusioni, demolire le nostre idee su se stessi e sul mondo, ciò che consideriamo vero o falso, giusto o sbagliato e così via. Non significa imparare qualcosa bensì lasciare andare ciò che hai imparato.


Una idea su tutte mantiene particolarmente fitta questa nebbia: l’idea che la mente ha di potercela fare da sola. Ho notato che questa convinzione è particolarmente difficile da lasciare andare e più successi esteriori hai conseguito nel passato più sarà difficile mollare questa idea. L’intera umanità sta procedendo spedita verso l’autodistruzione a causa della presunzione della mente di superficie, a cui il Volador ha facile accesso, che dice: le mie decisioni e le mie idee sono corrette, posso cavarmela da sola. In realtà non è così, puoi rendertene conto se ti accorgi che  la gioia, l’amore, la serenità che hai sempre cercato ti sono sempre sfuggiti di mano, li hai vissuti solo per brevissimi periodi. Così le persone dicono che sperimenteranno tutte queste belle cose in un prossimo futuro, appena avranno sistemato delle cose nella loro vita, ma è una grande illusione. Per ogni cosa che sistemi ce n’è una che si guasta, c’è sempre qualcosa di cui lamentarsi.


Abbiamo una risorsa grandissima, una guida interna, il nostro lato spirituale. Ma solo una mente che abbia compreso profondamente i propri limiti si metterà alla ricerca del proprio Spirito con la necessaria intensità e motivazione. Solo una mente umile sarà disposta a seguire le Sue indicazioni anche se distanti dalle proprie idee illusorie su cui il soggetto ha basato le proprie scelte, la propria vita, fino a quel momento. Questa è la prima vera rivoluzione interiore. Tutto il resto (dal pensiero positivo a qualsiasi altra metodica), senza che si sia compiuto questo passaggio, è, nel migliore dei casi, un piacevole passatempo, ti darà un sollievo temporaneo.


Hai accumulato molti rifiuti (la mente di superficie ne produce in quantità), utilizzi una metodica e questa ti permette di prendere una parte dell’immondizia e buttarla via, bene, avrai la sensazione di stare meglio per un po’, fino a quando la mente non riprende a produrre rifiuti. Ti ritroverai nella stessa puzza e dovrai utilizzare di nuovo quella metodica. Dopo un po’ arriva la demotivazione, penserai che questa cosa non funziona così bene, funziona solo per poco tempo. Quando è la mente di superficie a condurre il gioco, vince sempre. Trovi un’altra metodica, grazie grazie grazie, ti entusiasmi, la provi per un po’, stai meglio, ma è lo stesso circolo vizioso e così via.


La mente deve arrendersi, comprendere che le sue decisioni sono fallaci, si basano su illusioni, su percezioni errate del reale, non c’è una scorciatoia, comprendi? È a quel punto che sarà più semplice affidarsi sinceramente a una forza più grande, il tuo lato spirituale. Si tratta di passare dall’ascoltare il falso te, il prepotente, al connettersi con il vero Sé. Lui ti parla continuamente, attende con pazienza che tu distolga l’attenzione dal chiasso della mente e ti metta in ascolto. Questa è la prima rivoluzione interiore, tutto il resto è, nel migliore dei casi, preparare il terreno a questa magia o, nel peggiore dei casi, una semplice distrazione, poco più di uno svago, una vacanza, un diversivo, nulla di consistente. Osserva ciò che senti in questo istante.

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